La difesa dei diritti
La difesa dei diritti, la difesa del futuro, la difesa dell'ambiente, la difesa della vita......quando gli interessi dei poteri forti ignorano leggi e comunità, non si puó e non si deve stare a guardare.
Questo è il volto pieno di dolore di una donna che difende un albero d’ulivo contro l’abbattimento deciso da una società, che vuole realizzare una centrale a carbone a Yirca nel sud della Turchia abbattendo oltre 6.000 ulivi. E’ un’immagine triste e commovente.
La storia più recente dell’umanità è macchiata da numerosi crimini contro l’ambiente che hanno causato milioni di vittime umane e provocato danni irreversibili agli ecosistemi. Crimini rimasti il più delle volte impuniti o per i quali i responsabili hanno pagato risarcimenti irrisori.
A Yirca nel sud della Turchia alcuni giorni fa 6.000 ulivi secolari sono stati abbattuti per far posto ad una centrale a carbone. Un abbattimento violento e illegale ai danni di ulivi secolari: gli uliveti erano infatti protetti da una norma che limita l’installazione di siti industriali a non meno di tre chilometri dalle colture. Ma la società Kolin che deve costruire la centrale a carbone ha deciso di ignorare persino la legge e con un "esproprio urgente", concesso dal governo turco, ha proceduto alla distruzione forzosa di un territorio modellato da secoli di lavoro.
La comunità di Yirca si è battuta con coraggio per difendere la propria terra, ma il personale di sicurezza ha circondato l'uliveto, aggredendo fisicamente gli abitanti di Yırca . Molte persone sono state ricoverate in ospedale. Allontanati gli abitanti dalla zona, i bulldozer del gruppo Kolin hanno iniziato a tagliare illegalmente oltre 6000 piante.
L’autorizzazione d’abbattimento è stata annullata dal tribunale turco solo dopo che gli alberi erano stati abbattuti. Gli abitanti di Yirca, contadini la grande maggioranza sono stati picchiati, ammanettati e molti sono finiti in ospedale. Mentre scrivo gli abitanti di Yirca hanno occupato le terre e hanno cominciato a piantare nuovi alberi di ulivo. Un’iniziativa fantastica !!!
Questo è uno dei tanti motivi per cui il mondo e tutti i cittadini del mondo hanno bisogno urgente che si istituisca il Tribunale Penale internazionale per i crimini contro l’ambiente. Una Norimberga dei crimini ambientali che punisca chi distrugge l’ambiente, ecosistemi e attenta alla vita delle persone da Taranto, Yirca, alle miniere di Coltan in Africa, a chi distrugge le foreste pluviale dalla Malesia all’Amazzonia, alle industrie che avvelenano acque, aria e vita.